Una nutrizionista in famiglia

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Laureata in Biologia e Neurobiologia, ho iniziato la mia attività di Nutrizionista nel 2011 a seguito di due Master presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Regolarmente iscritta all'ordine dei biologi.

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Una nutrizionista in famiglia nasce dall’idea di indirizzare al meglio le famiglie, verso la qualità delle materie prime. “I miei bambini non mangiano i legumi”, “mio figlio mangia solo le patate”, “non cucino il pesce perché ci vuole troppo tempo”, “mia figlia mangia i bastoncini di pesce”, e potrei continuare con frasi che sento ripetere continuamente durante l’anamnesi alimentare con i miei pazienti. I genitori sono un modello da imitare anche nelle scelte alimentari che rientrano all’interno di una famiglia.

Cos’è?

Una nutrizionista in famiglia è un’iniziativa pensata per utilizzare la cucina come laboratorio sperimentale ed educativo che coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare nella realizzazione di un pasto. Attraverso il “gioco”, lavorando effettivamente sulle materie prime, i bambini si sentono invogliati ad introdurre nella loro alimentazione cibi che non amano particolarmente, e allo stesso tempo anche gli adulti imparano a conoscere quegli alimenti che abitualmente non utilizzano e soprattutto possono scoprire nuovi modi di prepararli. L’obiettivo è quello di spezzare quei tabù che spesso incontro tra i miei pazienti che, per vari motivi, hanno deciso di eliminare dalla loro tavola nutrienti fondamentali quali legumi, pesce e verdure, e che fanno ovviamente fatica a recuperare e a proporre a tutta la famiglia.

Come si struttura?

Realizzeremo insieme un pasto composto da tre portate sulla base di un alimento specifico a scelta della famiglia. Tutti i componenti potranno e dovranno partecipare attivamente alla realizzazione delle pietanze, durante la quale si parlerà di ciò che piace di ciò che non piace mangiare, si discuteranno le proprietà nutrizionali degli alimenti che comporranno il menù e soprattutto si proverà a trasformare il “preparare la cena” in un gioco divertente che coinvolge tutti, e non solo un “compito” da svolgere per mamma o per papà.