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Vi siete mai chiesti perché sia così difficile smettere di mangiare un pacco di patatine?
Nel 2017 la principale causa di morte secondo l’OMS è la malattia cardiovascolare, e il diabete rappresenta uno dei principali fattori di rischio che porta all’evoluzione di questa patologia. Come dico sempre la prevenzione alimentare inizia da ciò che scegliamo di portare a tavola. I nostri avi andavano a caccia, a pesca e raccoglievano la frutta dagli alberi, noi andiamo al supermercato. E’ il supermercato il nostro abituale terrreno di caccia e raccolta.
Cambiare il proprio stile di vita alimentare non significa seguire una corrente new age o una strana dieta in voga tra i nuovi eletti santoni televisivi. Significa prendersi cura di se, acquisendo consapevolezza e coscienza tali da influenzare positivamente ogni nostra scelta in maniera permanente.
Cos’è “Spesa consapevole con la nutrizionista”?
In una serie di incontri si cercherà di far chiarezza su ciò che acquistiamo, differenziando i prodotti commerciali dagli alimenti, imparando a leggere le etichette alimentari, difendersi dagli inganni della pubblicità, e saper riconoscere quando “ci stanno prendendo in giro”.
Spesso i prodotti che compriamo al supermercato sono pieni di claim ingannevoli come “senza zuccheri aggiunti”, “light”, “senza glutine”, “a basso contenuti di grassi”, “senza olio di palma”, ma in pochi guardano la lista degli ingredienti che li accompagna, e ancor meno hanno imparato a decifrarla correttamente.
Durante gli incontri, partendo dall’esperienza quotidiana, apprenderemo le nozioni che ci permetteranno di affrontare la giungla del supermercato con sicurezza e consapevolezza.
L’inganno della pubblicità
L’inganno è nella pubblicità, in ciò che induce un ignaro consumatore all’acquisto ma a cosa dobbiamo prestare attenzione?
Dipende da ciò che stiamo acquistando, ma possiamo seguire queste semplici regole:
- Leggere gli ingredienti ricordando che il primo ingrediente che compare nella lista è quello presente in maggiori quantità;
- I prodotti integrali devono avere tra i primi ingredienti farina integrale e non crusca o peggio ancora crusca;
- Evitare prodotti con una lista infinita di ingredienti;
- Verificare se sono presenti grassi idrogenati (palma, colza) e/o additivi, conservanti o coloranti.
Nella foto qui sopra ho riportato come esempio l’etichetta di di un banalissimo petto di pollo, del genere che trovate tra gli affettati in tutti i supermercati.
La lista degli ingredienti è abbastanza lunga, ma salta subito all’occhio che il quantitativo di pollo rappresenta il 75% del totale. E il restante 25%? È distribuito tra sale, fruttosio, latte, aromi e ultimo ma non come importanza il caramello. Che significa? A cosa serve tutta quella roba in un prodotto apparentemente semplice come un petto di pollo?
Le industrie alimentari sanno benissimo come raggiungere il cosiddetto bliss-point, ossia quel punto di beatitudine in cui sale, zucchero e grassi nelle giuste quantità accendono la dipendenza in uno specifico prodotto, e fanno leva su questo importante fattore spesso a discapito della nostra salute.
Lo stress nel carrello
Per quanti di noi la spesa può essere uno stress? Compriamo alimenti per ricette veloci… Ma spesso cadiamo nella scelta di cibi preconfezionati. Per quale motivo? Quando andate a fare la spesa portate con voi una lista? Qual è il momento della spesa che vi causa più ansia?
Grazie alla partecipazione della psicologa Jleana Cioli approfondiremo i meccanismi e i giochi di coppia che si nascondo dietro il “fare la spesa”, attività quotidiana e banale ma che ha radici estremamente profonde nella cultura di un popolo.
Parleremo delle tecniche di mindful eating, ossia di un mangiare consapevole che differenzia il mangiare dal nutrirsi, saper distinguere i veri stimoli della fame dalla fame emotiva, andando a toccare i punti deboli che ognuno di noi ha con il cibo soprattutto in momenti personali particolari e stressogeni.
- Quando è il momento più indicato per fare la spesa?
- Quello meno indicato?
- Come possiamo difenderci dalle strategie di marketing?
- Perché negli scaffali ci sono sempre le marche più famose all’altezza degli occhi?
- E perché gli snack sono sempre accanto alla cassa?
Queste e molte altre curiosità saranno svelate negli incontri.
Il prossimo appuntamento de “La spesa consapevole con la nutrizionista” non è ancora in programma.
Vorresti proporre l’evento presso la tua organizzazione, il tuo locale o la tua scuola?
Contattami.
2 Commenti
Elisa
5 maggio 2017 0:13Ciao! Io sono un’alunna che stava alla Pintor nella, ormai, 3B. Ci sei venuta a fare supplenza per circa un mese perché la D’Appollonio era assente. Sinceramente sei stata una delle poche insegnanti che ho avuto (se non l’unica) che mi ha fatto venire la voglia di studiare. Ti stimo tanto e vorrei incontrarti di nuovo ma non posso!
Alessia
11 maggio 2017 18:03Ciao Elisa.. mi mancate tanto!!Siete stati tutti una classe meravigliosa che ricorderò sempre con affetto. Insegnare per me é uno stimolo alla curiosità, é un dare e ricevere, e voi come alunni mi avete dato tanto. (e poi mica dimentico che una riservata come te, l’ultimo giorno che sono stata con voi, mi ha anche dato un abbraccio!). In bocca al lupo per gli esami…tanto quest’anno sarò nella stanza accanto e verrò ad origliare i vostri orali. Bacio
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