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Ho scoperto per la prima volta il sapore dello zenzero qualche anno fa in Svezia, quando mia cugina svedese arricchì un piatto di fagioli neri con coriandolo e tanto zenzero fresco. Ricordo ancora la piccantezza del piatto che riecheggiò per qualche ora sul mio palato (ho una soglia di tollerabilità al piccante molto bassa). Ora che svolgo la mia attività di nutrizionista a Roma, mi fa piacere inserire questo straordinario alimento nelle abitudini quotidiane dei pazienti più curiosi.
Lo zenzero o ginger è una pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae originaria del continente Orientale come il cardamomo e la curcuma. Il nome deriva dalla parola greca Zingiberis che a sua volta deriva da una parola sanscrita shringavera che significa a forma di corno di cervo. Il rizoma dello zenzero, la parte commestibile, ha una forma alquanto ramificata. Attualmente è prodotto principalmente in Africa, America Latina e Asia Sud-Orientale.
Lo zenzero è ottimo sia come spezia da cucina che come coadiuvante a scopo terapeutico per alleviare disturbi gastrici, dolori muscolari, ustioni, sintomi influenzali e da raffreddamento. Può essere utilizzato ai fornelli sia fresco che essiccato, che in polvere o come olio essenziale, ma ha anche una sua utilità nella preparazione di prodotti per il corpo e cosmetici. Scopriamo insieme le proprietà dello zenzero.
Proprietà dello zenzero
Sotto il profilo nutrizionale lo zenzero è ricco di carboidrati. Contiene circa 20 grammi di amido su 100 grammi, mentre i grassi sono quasi assenti e le proteine arrivano a circa 2 grammi. Tra i sali minerali presenta principalmente potassio e magnesio in maggior quantità rispetto agli altri minerali.
Le sue molteplici proprietà benefiche si devono a due componenti attivi: gingeroli e shogaoli. Sono contenuti nel rizoma e conferiscono il caratteristico gusto pungente e speziato. Il gingerolo è un fenolo termolabile che ad alte temperature riduce la piccantezza e si trasforma in zingerone, un composto che conferisce un sapore più pungente. I metaboliti dello zenzero sono riconosciuti come potenti antiossidanti perché inibiscono l’ossidazione di radicali liberi, molecole coinvolte in malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Come spezia può avere svariati utilizzi in cucina, ad esempio può essere grattugiato fresco nei centrifugati e nelle zuppe, regalando un particolare sapore speziato, oppure può essere unito alla cottura di secondi piatti.
Nella cucina giapponese lo zenzero viene accompagnato al wasabi sotto forma di zenzero gari, ossia marinato in aceto e zucchero. La funzione di questo zenzero gari serve a ripulire la bocca e facilitare la digestione.
Effetto antinausea
Considerato tra i più efficaci medicinali antinausea, grazie alle sue proprietà antiemetiche che agiscono sulle pareti di stomaco e intestino, può essere usato nel trattamento della nausea mattutina tipica in gravidanza, può alleviare il mal d’auto e il mal di mare. Alcuni studi hanno mostrato una lieve efficacia di questo rizoma anche nell’alleviare la nausea dovuta a chemioterapia (studi in cerca di conferme) come digestivo naturale e antiacido. Quest’effetto probabilmente è imputabile al blocco dei componenti attivi dello zenzero sui recettori della serotonina nel tratto digerente (5-HT3 in particolare).
Va ricordato che soprattutto in gravidanza, è importante porre cautela e non esagerare con il consumo poiché alcune ricerche condotte su modelli animali hanno mostrato un aumento di aborti per un aumento delle contrazioni uterine conseguenti ad un abuso di questo rizoma (ma va precisato che le dosi usate erano molto alte).
Effetto digestivo
Masticare la radice di zenzero aumenta l’attività degli enzimi deputati alla digestione così come sorseggiare un infuso con zenzero fresco e limone facilita l’azione stimolante sulla secrezione gastrica. Un infuso si può facilmente fare a casa portando a bollore acqua in un pentolino e lasciando bollire per circa 10 minuti le fette di zenzero fresco includendo la buccia.
Effetto antinfiammatorio
Lo zenzero è un inibitore doppio del metabolismo dell’acido arachidonico, in particolare i gingeroli agiscono come inibitori della 5-lipo-ossigenasi, bloccando così la sintesi ed il rilascio di prostaglandine (sostanze che intervengono nei processi infiammatori). Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che sia proprio l’azione sulle prostaglandine a spiegare l’effetto positivo su pazienti affetti da artrite reumatoide, mialgia, con riduzione del dolore, miglioramento del range articolare, riduzione del gonfiore e dei problemi mattutini.
Inoltre è stato osservato che dosi giornaliere di 1.5-2 grammi, riducono decisamente la frequenza degli attacchi di emicrania, probabilmente per lo stesso meccanismo di blocco sulle prostaglandine.
Possibili effetti sul diabete
Diversi studi hanno mostrato che lo zenzero può migliorare i valori di glicemia ed emoglobina glicosilata nei soggetti diabetici e insulino resistenti nutriti con diete a elevato contenuto di grassi, con una probabile azione sui recettori che regolano il rilascio di insulina.
Effetto anticoaugulatorio
Modifica i tempi di coagulazione, rendendo più fluido il sangue. Può potenziare l’effetto dei farmaci antiaggreganti piastrinici e degli anticoagulanti orali, in quanto è un inibitore dell’enzima trombossano sintetasi, implicato nel processo di aggregazione piastrina.
Possibile effetto antitumorale
Recentemente è tornato in auge poiché si stanno studiando le proprietà dei composti attivi dello zenzero nel controllo e nella crescita di alcuni tumori come ad esempio quello del colon retto, del fegato, del seno. Sembrerebbe che questi composti promuovano l’apoptosi ossia l’autodisruzione delle cellule tumorali. Va detto però che al momento gli studi effettuati sono in vitro su colture cellulari o su modelli animali nel quale viene somministrato il singolo componente attivo dello zenzero, il gingerolo e non lo zenzero in toto. Prendiamo le dovete cautele prima di imbottirci di zenzero pensando sia la panacea di ogni male.
Cosa sapere se usiamo lo zenzero:
- E’ controindicato a chi ha una predisposizione per la formazione di calcoli biliari perché il gingerolo è un calologo, cioè aumenta la secrezione biliare.
- E’ un eccellente spezia carminativa e spasmolitico intestinale: dà sollievo in caso di meteorismo e distensione addominale.
- Evitiamo di comprare zenzero che proviene dalla Cina nonostante sia il maggior Paese produttore al mondo ma compriamolo biologico o di altra provenienza.
- Dopo l’acquisto si conserva in un sacchetto di carta in frigo oppure tagliato a fette e congelato, usato quando serve.
- Erroneamente viene definito “radice di zenzero” ma bisognerebbe chiamarlo rizoma. Il rizoma ha funzione di riserva a differenza della radice che raccoglie acqua e sali minerali.
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Bibliografia
Shidfar F. et al. The effect of ginger (Zingiber officinale) on glycemic markers in patients with type 2 diabetes. J Complement Integr Med. 2015
Marx W. et al. The Effect of Ginger (Zingiber officinale) on Platelet Aggregation: A Systematic Literature Review PLoS One. 2015
Semwal et al. Gingerols and shogaols: Important nutraceutical principles from ginger. Phytochemistry 2015.
Haniadka et al. A review of the gastroprotective effects of ginger (Zingiber officinale Roscoe). Food Funct. 2013
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